Tenuta di Valgiano rosso

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(Sangiovese 60%, Syrah 20%, Merlot 20%)

Prodotto con le uve dei vigneti vecchi, l’uva viene selezionata su tre tavoli di scelta, diraspata e convogliata in piccoli tini di legno senza pompa, la prima pigiatura avviene con i piedi, seguono follature o raramente rimontaggi. Matura in barriques di rovere francese, non più di un quinto nuove per 15/18 mesi. I travasi con aria compressa o per caduta sono molto gentili e
limitati al minimo. Affinamento in bottiglia per un anno prima della vendita.

Al naso esprime eleganza e gran finezza aromatica.
Fragranti aromi di frutta matura, note spezziate e minerali, bouquet intenso e persistente. L’attacco al palato è accattivante, con una gradevole dolcezza del frutto, la struttura si sviluppa con una trama fittissima di tannini, maturi e morbidi, che assicurano lunghezza ed un retrogusto delizioso e piacevole. Un vino equilibrato di gran classe che si evolve per un ventennio.

Palistorti rosso

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(Sangiovese 70%, Merlot 20%, Syrah 10%)

Prodotto con le uve dei vigneti giovani insieme con la seconda scelta dei vigneti più vecchi. Le tecniche di vinificazione sono le stesse del tenuta di Valgiano, il 40% matura in vasche di cemento vetrificato ed il 60%
in barriques di rovere francese per 12 mesi. Ottima concentrazione, già visibile dal colore intenso rubino con riflessi porpora, indice di giovinezza. Il bouquet persistente ed intenso ricorda le spezie e la frutta
matura. Al palato ricco e ben concentrato di corpo con intensi aromi fruttati che caratterizzano il vino con un’ottima persistenza, la struttura fresca è sostenuta da un buon contenuto di tannini, maturi ed equilibrati.
Vino in grado di dare piacevolezza da subito e che può evolvere bene nei successivi sette anni.

Palistorti bianco

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(Vermentino 50%, Trebbiano 16%,  Malvasia16% , Grechetto 16% )

Il dieci per cento del Vermentino fermentato in barriques, per il resto acciaio a 10° C di temperatura per conservare gli aromi intensi e fruttati, con note di pompelmo rosa e lici. Al palato risulta piacevolmente fresco, l’acidità è bilanciata dal notevole corpo, vino caldo ma armonico con ampio retrogusto. Un bianco di struttura nello stile mediterraneo ma con dignità aromatica e qualità ineccepibile. Consumo ideale nei primi due anni.

olio extra-vergine di oliva

Raccolto precoce a Novembre, rigorosamente manuale, in cassette da 18 kg al massimo, non più di tre giorni di sosta dalla raccolta alla spremitura a freddo in continuo: sono le regole, rigidamente osservate, della Tenuta di Valgiano. Così, i 3000 olivi della fattoria danno un olio a bassa acidità dal caratteristico sapore pizzicante, fruttato al palato, ma con note di delicatezza quasi floreali. Un olio da bere di grande armonia.
Alla Tenuta di Valgiano, inoltre, l’esperienza di secoli ha selezionato le varietà migliori per produrre un olio gentile ed intenso: Frantoio per l’80%, cui è aggiunto una speziatura di
antiche varietà, quasi sull’orlo dell’estinzione, che caratterizzano l’olio con note aromatiche uniche di cardo e carciofo.
L’olio Lucchese è l’unico al mondo citato nell’Oxford Dictionary, che lo definisce “Lucca oil, superior quality of olive oil”.
E’ venduto in semplici bottiglie di vetro scuro da mezzo litro, senza etichetta, con le indicazioni della fattoria elegantemente serigrafate su vetro. Consumo ideale entro 18 mesi dalla produzione.

I mieli di Valgiano

Se il vino è la poesia della terra, come diceva Neruda, allora il miele ne è l’antologia.

E’ uno specchio che riflette, condensandole, la moltitudine delle immagini e delle espressioni del luogo in cui viene prodotto, nei suoi aspetti più unici e mutevoli. Unici quanto è unico quel posto e mutevoli quanto è mutevole, il tempo e la stagione.

Unici quanto sono irripetibili le combinazioni di fiori, di piante, di piogge e di sole che incontrano le api per fare quel miele.

Così sono unici, non standardizzati e non ripetibili, i mieli di Valgiano.

Prodotti strettamente secondo le pratiche dell’apicoltura biologica, non filtrati e non sottoposti a nessun trattamento termico, neanche minimo, separati accuratamente a seconda delle epoche di fioritura, si hanno :

Acacia: dorata e intensa, dal gusto e dall’aroma delicato e arricchito di fragranze floreali che altri fiori della macchia e della campagna ogni anno le aggiungono in maniera diversa.

Castagno: non puro, scuro, ricco delle tipiche note amare di questo miele, ma arrotondato dal gusto e dagli aromi caldi della melata, che le api miscelano insieme al nettare dei castagni in dosi ogni anno differenti.

Millefiori: una moltitudine di fioriture; molta erba medica, trifoglio, girasole, prunus e macchia mediterranea.

Melata: ambra scura, dall’aroma inteso di caramello e ricco di note marsalate, dal gusto caldo e avvolgente, è la massima espressione dell’ estate tarda in cui viene prodotto.

Questi sono i nostri mieli, raccolti esclusivamente da alveari posti sui terreni della Tenuta e lavorati nei locali della Tenuta stessa, come a mantenere un ciclo biologico, chiuso e completo, a garantire cura e identità a ciò che si produce.

Miele di Spiaggia

Le nostre api hanno prodotto un nuovo miele, che è già soprannominato “Ambrosia”, il nettare degli Dei…. Si tratta del “Miele di Spiaggia” e vien dalla costa: il luogo è la spiaggia della Lecciona, nel Parco Naturale di Migliarino San Rossore e Massaciuccoli. Il mare è il Mar Tirreno, lo stesso mare che mitiga il clima sulle vigne di Valgiano, e che nei giorni di libeccio fa arrivare il suo sale fino sulle foglie degli ulivi. Qui su queste dune, tra la pineta e la riva, stanno le api che bottinano i fiori nella macchia mediterranea e sulle praterie di elicriso che si stendono fin quasi alla battigia e che conferiscono al miele un aroma inconfondibile. Così nasce il Miele di Spiaggia, dolce, ma con note salmastre, l’elicriso si esprime in maniera marcata e prevalgono note di liquirizia e curry. Inizialmente la consistenza è di un liquido ambrato fino all’autunno quando iniziano i cristalli di grana media, che conservano inalterati quegli aromi che si possono ritrovare solo su questa spiaggia, nelle giornate calde d’estate.

Vigneti

I 16 ettari di vigneto della Tenuta di Valgiano giacciono su di una terrazza di ciottoli e argille su alberese. Il Sangiovese viene preferibilmente coltivato lungo il crinale di alberese, terreno che gli permette di mantenere aromaticità pur ottenendo buona struttura. Sugli affioramenti argillosi si coltiva Merlot, in grado di mantenere finezza ed eleganza anche sulle argille e, sui ciottoli sabbiosi di arenaria, soltanto la Syrah può dare struttura oltre che profumi. I vigneti di età compresa tra i 7 e i 43 anni hanno una densità di 5700 piante a ettaro.La gestione di tutta l’azienda è totalmente biodinamica: uso dei preparati 500P e 501, eventuali semine di leguminose, crocifere e graminacee, inerbimento o lavorazioni molto attente; trattamenti antiparassitari con il latte e lo zolfo, continua ricerca di nuove pratiche e condivisione con gli altri agricoltori biodinamici, gestione attenta della parete fogliare.

 

 

le cristallizzazioni sensibili

Queste immagini rappresentano delle cristallizzazioni sensibili. Un metodo di analisi per immagini messo a punto da Pfeiffer (principale allievo di Rudolf Steiner, attorno 1930) e che ancora solleva polemiche. In pratica il cloruro di rame (CuCl2) cristallizza sempre in maniera casuale; tuttavia, se combinato ad una sostanza organica, cristallizza secondo un disegno preciso rappresentante la vitalità. Queste due immagini riguardano lo stesso vino dopo l’imbottigliamento, uno filtrato e l’altro no!