Enjoy your fucking dinner: Gelinaz! a Valgiano
Enjoy your fucking dinner: Gelinaz! a Valgiano
All’inizio di maggio 2021 ricevo una telefonata da Anna Morelli – oltre a essere una cara amica è anche l’editrice della rivista Cook_inc. – che mi chiede se ci avrebbe fatto piacere ospitare un evento Gelinaz!, organizzato dai ragazzi del Ristorante Giglio di Lucca, previsto per il 29 agosto; la risposta fu sì, senza esitazioni. Il nostro compito, a Valgiano, era di rendere il posto più presentabile e ospitale possibile. Il lavoro di manutenzione più importante da fare nella nostra Tenuta era restaurare la limonaia, che aveva tanti vetri rotti e andava ridipinta, sia dentro che fuori.
Piccolo inciso: Gelinaz!, per chi non lo sapesse, è un evento ideato circa 15 anni fa dal Andrea Petrini, giornalista gastronomico di fama mondiale e talent scout. È un collettivo di oltre cento chef sparsi in tutto il globo che di anno in anno si “radunano” per mettere in scena delle performance culinarie epiche e offrire esperienze multisensoriali. Nell’edizione 2021 il tema era “Gelinaz! The Grand Shuffle – Stay in Tour – Silent Voices”, ovvero un grande remix di menu ideati da chef che – causa pandemia – hanno dovuto chiudere il proprio ristorante. I ragazzi del Ristorante Giglio di Lucca sono stati scelti per ospitare una delle due venue italiane, che si terrà in contemporanea alle altre nel resto del mondo. A Valgiano sono arrivati 10 chef, per cucinare insieme ai 3 del Ristorante Giglio (Lorenzo Stefanini, Stefano Terigi e Benedetto Rullo), e che chef! Abbiamo avuto l’onore di ospitare Mauro Colagreco, Carlo Cracco, Mattia Pecis, Riccardo Camanini, Karime Lopez, Takahiko Kondo, Agostino Iacobucci, Chiara Pavan, Francesco Brutto e Lorenzo Lunghi.
Durante l’estate, abbiamo fatto diverse riunioni per dare forma all’evento che ci immaginavamo dovesse iniziare così e che poi si sarebbe dovuto svolgere così; avevamo costruito una regia quasi perfetta dove gli esecutori dell’evento erano 140 per altrettanti protagonisti partecipanti. Il 29 agosto gli ospiti sono arrivati verso le 7 e la prima parte della festa si è svolta nel giardino davanti alla villa; erano state allestite due zone cocktail dove si esibivano barman fuoriclasse chiamati a miscelare i distillati di Winestillery. Matteo di Ienno del Locale di Firenze con il Collina Collins con Old Tom Gin; Domenico Carella di Carico Milano con il Panacea Universalis, un super drink al Vermouth. E Marco Macelloni, il “resident barman” del Franklin 33 (Lucca), artefice del Bloody Gelinaz Vol.2 base Copperstrenght gin con una bella nota agrumata. Un ottimo inizio tra drinks ad accompagnare gli amuse-bouches preparati dai cuochi in azione per il Gelinaz.
Iacobucci raccoglie in un Mini-cono di sedano rapa un cremoso alla robiola con coriandolo, uova di trota, elisir di vermouth ed estratto di erbe di campo; mentre Mauro Colagreco si esibisce con un MiraPorco: una proto-polpetta dal collagene succulento, folto e persistente.Cracco e Pecis giocano su tonalità vegetali e fortemente aromatiche presentando l’assemblaggio di Zucchina, asparago, camomilla e tuorlo marinato; cedendo poi la passerella veg alla Cialda di buccellato del Giglio che accoglie una pungente cagliata di capra con aglio orsino e insalata alla brace. Taka e Karime stregano il palato degli ospiti con texture orientali iper-crunchy, servendo una Tempura di gambero con prugne salate e ibisco da pura assuefazione.Infine, Lorenzo Lunghi risolve alla grande la sua diatriba personale con la Rapa rossa: cuocendola alla brace avvolta in retina di maiale con l’aglio nero, irrorandola con salsa ai mirtilli e mora. Un boccone esplosivo!
Mentre la serata avanzava, Danijel Zezelj, pittore, inizia un dipinto live su di pannello lungo sei metri e alto tre, quasi seguendo il ritmo impostato dalla band strumentale C’Mon Tigre by Giacomo Riggi (vibrafono e marimba); Marco Molinelli (voce e Synth); Pietro Baldoni (chitarra e voce) e Beppe Scardino (Sax baritono Flauto e Synth) che suonano musiche da sogno intonate con i colori del tramonto e l’eccitazione delle papille gustative. Ultima tappa prima di sedersi a tavola, un calice di Krug Grande Cuvée 161 ème édition un aperitivo perfetto, fresco, dissetante, inebriante e delizioso.
Finalmente a tavola, eravamo in 140; il primo bianco Terenzuola Fosso di Corsano 2020 accompagna Royale di zucchine trombetta, pinoli, ruta e vaniglia by Camanini e Giglio Boyz ad aprire le danze, seguito da Calamaro con pomodori gialli, coriandolo e amaranto by Colagreco e Iacobucci un perfetto connubio tra nuances esotiche e mediterranee, abbinato a “En Chalasse” 2018, Domaine Labet , selezionato da Stelt Wines di Montecarlo (Lucca) . A seguire, il piatto a cura di Karime, Taka e Lorenzo Lunghi, “Gigliosole:” nastri di patata americana, intagliati a mo’ di pasta, prendono una piega orientaleggiante, con cozze e capesante, abbinato al Tenuta di Valgiano rosso 2014 delicato, un vino sulla finezza. Come ultimo affondo salato, il quartetto di Pavan, Brutto, Pecis e Cracco ha sfoderato un piatto suddiviso in tanti satelliti e side-dish, con l’intento di far primeggiare l’ingrediente vegetale in virtù del canonico main course carnivoro. Onchom di ceci e noci nere (simil tempeh) cotto in crosta di argilla, da condire con hummus di ceci e fondo di carne; insalata di erbe amare e lactokoji di pinoli; crema di bietola e prezzemolo; terrina di zucchine e delle melanzane baby soffiate farcite con kefir e caprino, questa volta,abbinato al Tenuta di Valgiano 2015 un rosso che si esprime più sulla potenza con dei magnifici tannini vellutati.
Per il dessert, la scena si sposta di fronte alla cucina, in giardino, vicino alla chiesina, sotto ad una pergola, dove Riccardo Camanini ha preparato un Gelato al dattero e finocchio con ricci di mare, nigella e liquirizia. Il forno Brisa ci ha accompagnati con il loro spirito, Pizze, pane e altre specialità durante tutta la giornata di preparazioni e sinergie. L’artista Federico Ceruso ha incoronato l’evento con un’installazione di luci al neon fucsia, che scriveva Enjoy your fucking dinner: un chiaro messaggio, quasi il leitmotiv della serata. Finita la cena, si sono aperte le danze, accompagnati dalle musiche di Federico De Robertis, che si sono protratte fino all’alba.
La serata è stata un trionfo. C’era una grandissima energia nell’aria e negli occhi di tutti; forse anche perché erano mesi che non si usciva e si vedevano amici… forse perché è stata davvero una gran serata. Anche i cuochi sembravano molto felici, fuori dalla loro comfort zone. Infatti, le location dei Gelinaz! sono solitamente ristoranti o alberghi, mentre a Valgiano si sono trovati a lavorare in una cornice diversa, molto a contatto con la natura immersi nella collina Lucchese.
W GELINAZ!
W Giglioboys
W Cook_inc
W Andrea Petrini
W tutti quelli che hanno contribuito alla gran riuscita di questa trionfante serata nel VALGIANISTHAN
GRAZIE di cuore a tutti