2021
Annata caratterizzata da un inverno abbastanza freddo e nevoso, che ha creato sufficienti riserve idriche. La primavera è arrivata con calma, in Aprile, lasciandoci il tempo di concludere i lavori, una mezza stagione, con temperature che salivano progressivamente e clima piuttosto asciutto fino alla seconda metà di Maggio. Tre settimane di abbondanti precipitazioni ci hanno impegnato nel controllo della peronospora e dell’oidio, quest’ultimo mantenendo la pressione fino a Luglio. Da metà Giugno temperature calde e sopratutto totale siccità. Raramente abbiamo visto la Lucchesia gialla e secca come quest’anno. Alcuni vigneti hanno sofferto e le quantità ne hanno risentito, nel complesso però la qualità è stata eccellente sia sui bianchi che sui rossi. Vini
concentrati con bella presenza del tannino e frutto maturo.
2020
Un anno caratterizzato principalmente dal Covid. Oltre all’incertezza dovuta alla totale incomprensione di quanto avveniva e di dove saremmo finiti, il lock down ha determinato una diminuzione incredibile dell’inquinamento. Cieli limpidi, aria pura, fioriture meravigliose con intensità di profumi mai sentite, la luce non doveva attraversare spessi strati di smog e le piante crescevano meravigliose. È incredibile scoprire i limiti che l’attività umana impone alla Natura.
Così le piante sono cresciute sane e forti, impareremo nell’evolvere del vino se la suddetta attività umana abbia un effetto che arriva fin dentro la bottiglia e in che modo. Una bellissima annata di vini concentrati e ricchi in ogni aspetto. Mi trattengo dal definirla nei dettagli proprio perché unica nel suo genere, la vigna che ritorna alla Natura!
2019
Un inverno così, senza pioggia, in Lucchesia non s’era mai visto, asciutto e polveroso. Per fortuna quella poca pioggia sugli Appennini è neve, almeno le sorgenti sono ben alimentate. In primavera la pioggia arriva e, nonostante il germogliamento tardivo, è come una penitenza per i viticoltori, considerando che anche, quando non piove, il tasso di umidità resta quello adatto ai funghi. Del resto tante zone sono state martoriate da gelate e grandine, ci è andata bene da questo punto di vista, però, comunque abbiamo patito la peronospora e, soprattutto l’oidio. La presenza di Giove nello Scorpione, segno di acqua porta queste difficoltà.
Le piogge proseguono fino a Giugno, mentre Luglio e Agosto si presentano molto umidi, però il Sole e il caldo non mancano, l’uva matura bene, addirittura nella seconda metà di Agosto recupera il ritardo, e la vendemmia comincia il 2 Settembre. L’uva è ben matura con acini piccoli e concentrati, non un grande raccolto in quantità ma buona qualità. La vendemmia finisce in poco più di tre settimane senza pioggia..
andamento climatico 2016
2016 – L’inverno offre abbondanti precipitazioni che riempiono le riserve idriche. La primavera arriva con un Aprile estivo, ci si abitua rapidamente alle maniche corte fino alla fine del mese quando le temperature scendono vertiginosamente. La stagione procede così tra alti e bassi sotto un cielo sereno. Le piogge arrivano di Giugno impegnandoci nella difesa dalla peronospora, le elevate precipitazioni durante la fioritura limitano la produzione nei vigneti del Tenuta di Valgiano, meno problemi nei vigneti del Palistorti che sono in ritardo. Le piogge terminano il 26 Giugno ed il 28 è la data dell’ultimo trattamento, una volta il 501 in Aprile e due in Maggio. Luglio e Agosto sono sereni e limpidi, cieli tersi e non una goccia di pioggia. Le vigne di Tenuta maturano rapidamente, vendemmiate tutte comprese il Sangiovese tra i primi di Settembre ed il 15, prima dell’unica pioggia settembrina. Le uve per il Palistorti fruiscono della pioggia e del conseguente rinfrescamento delle temperature, tutto vendemmiato prima del 29 Settembre. Ottima annata, i vini sono pieni di frutto, morbidi e rotondi. Rese molto basse per il Tenuta intorno ai 0,5 kg per pianta, medie per Palistorti intorno a 1 kg per pianta.
andamento climatico 2015
2015 – I terreni sono saturati dalle piogge del 2014, uomini e piante disperati per mancanza di Sole. Cosicché, il forte sole di fine Marzo e Aprile è il benvenuto, stentiamo a crederci ma il clima è secco e caldo, del resto Giove è entrato nel Leone, segno di fuoco, ed il corso dell’anno dimostrerà quanto questo sia efficace, come nel 2003! Annata regolare, Maggio e Giugno sono abbastanza umidi ma teniamo l’oidio sotto controllo, 5 volte il 501 tra Aprile e Giugno, viti splendenti e piene di forma. Le viti resistono al caldo ed alla siccità, anche se la maturazione ritarda lievemente. Raccolto tutto tra il 5 Settembre e 1 Ottobre, vendemmia senza storia, solo tanto lavoro. Annata da molto buona a ottima, i vini sono concentrati, ricchi e quadrati, da guardare l’evoluzione. Rese buone, da 0,8 a 1,4 kg per pianta.
2014
Da Ottobre 2013 ad Aprile 2014, la pioggia ha dato solo tre settimane di tregua a Dicembre. Da fine Aprile, caldo torrido, quasi violento e le terre argillose cotte come terracotta. Nonostante il caldo, l’aria era umida a causa delle abbondanti precipitazioni invernali. Da fine Giugno sono riprese abbondanti precipitazioni con temperature decisamente basse. Luglio e Agosto freddi e umidi, grande pressione delle malattie e, a causa delle basse temperature un elevata presenza di Drosophila suzukii, un moscerino devastante per l’uva specialmente in prossimità della raccolta. A Settembre il tempo migliorava sensibilmente terminando con uno slancio di calore e sereno. In sintesi, il bianco ha un acidità molto marcata e presente, basso grado alcolico ma discreto volume al palato, quantità in linea con le scorse annate. Palistorti rosso ne abbiamo prodotto la metà, sia a causa della drosophila che, della rigorosa selezione. Vino fine e fresco simile al 2010. Per il Tenuta di Valgiano, un ulteriore prova che un grande terroir riesce a compensare gli estremi con naturalezza. Quantità minore del 5%, vino molto fine, con profondità e grande equilibrio. I vini stanno terminando la malolattica e si profilano delicati ma profondi.
2013
Un inverno piovoso e freddo, finalmente si riempiono le riserve dopo il secco 2012. Il Germogliamento non arriva che alla fine della prima decade di Aprile e la vegetazione procede lenta in una primavera caratterizzata da basse temperature e piogge abbondanti, il comun denominatore delle ultime 5 annate. Finalmente Giugno e Luglio portano la vera estate e dopo la fioritura tardiva, inizi di Giugno, la vegetazione recupera rapidamente. Un buon numero di giorni sopra i 30 gradi ma mai torrido e con notevole escursione termica notturna, fino a 15°C. Metà Settembre porta abbondanti piogge, separando notevolmente le uve precoci, maturate, raccolte e fermentate ancora nel clima estivo dalle varietà tardive rallentate da un precoce e fresco autunno. Vini freschi di limpida struttura, caratteristiche che non si vedevano da fine anni ’90.
2012
Primavera che avvia lenta per sbocciare in un Aprile “estivo” ed un anno decisamente caldo e asciutto, il 14 Giugno comincia la fioritura gratificata da tempo soleggiato e lievemente umido, rinfresca brevemente a Luglio per progredire in una torrida seconda metà di Agosto avvolta dal respiro del deserto, uno scirocco caldo ed estremamente secco. Le varietà precoci maturano improvvisamente richiedendo una vendemmia rapida, il 5 Settembre 130 ml di pioggia sono i benvenuti e rallentano il ritmo. Vendemmia chiusa in meno di 4 settimane pur con quantità abbondante, tre trattamenti di 501 (silice) consentono alle viti di sopportare bene lo stress da caldo. Colori impressionanti, tannini molto maturi e per fortuna una buona acidità. Vini pastosi, densi ed avvolgenti. Rese tra 0,7 e 1,8 kg.
2011
Già il 2008 aveva stravolto le abitudini con una primavera piovosa, Maggio 2009 era stato ugualmente umido e piovoso.
Ma il 2010 ha battuto tutti i record, in qualche modo siamo restati a cavallo fino in fondo portando tutta l’uva in cantina.
E alla fine, come nel 2005, il vino cresce in cantina mostrandosi superiore alle aspettative.
I benefici dell’agricoltura biodinamica applicata in modo rigoroso e attento si mostrano sempre evidenti riempiendo di entusiasmo chi la pratica. Un metodo con indubbie basi scientifiche, almeno per coloro che non si rifiutano di vederle, che stimola la capacità di osservazione e porta grandi benefici a lungo termine; ai vigneti, al vino, all’ambiente ed al piacere ed alla salute delle persone.
2010
E’ tornato il freddo inverno, anche con qualche leggera nevicata. L’inizio della primavera promette bene nonostante il germogliamento cominci soltanto a fine Marzo. La stagione è buona. Ma non dura, dalla prima settimana di Maggio comincia a piovere quasi senza interruzione, culminando il 19 Giugno in un acquazzone devastante: in poche ore 180 mm di acqua. L’ottocentesca diga di pietra del torrente Sana viene letteralmente spazzata. La peronospora dilaga, per fortuna l’esperienza accumulata nel 2008 ci consente di far fronte all’emergenza. Trattamenti appena ci vien concessa una giornata senza pioggia senza riguardo per la terra. La fioritura inizia il 1 Maggio, le varietà precoci sotto intense piogge, Luglio è caldo e senza pioggia, ma il tasso di umidità dell’aria è comunque elevato Il 26 l’uva comincia ad invaiare sotto la spinta del caldo, il ritorno di freddo rallenta tutto. Agosto e Settembre freddini e di nuovo pioggia senza tregua. L’uva sembra non poterne più e comunque la gradazione non si muove, da bassa a media o addirittura alta ma immobile dagli inizi di Settembre. Il bilancio è di un annata fredda, bagnata e difficile. Nonostante tutto ciò, i vini sono profumati e gentili di precoce piacevolezza. Rese tra 0.5 e 1.3 kg per pianta.
2009
Quattro mesi e mezzo di pioggia durante l’inverno e, all’improvviso, dal 26 di Aprile sole torrido e temperature che già a Maggio raggiungono i 30°, fino al 15 Settembre solo un paio di brevi temporali. I monsoni non devono essere poi tanto diversi! Un Agosto veramente asciutto senza l’umidità caratteristica della Lucchesia e le temperature medie ben al di sopra della norma, portano l’abbondante raccolto a piena maturazione, uva anche troppo dolce e siamo nuovamente sopra i 14 e mezzo di alcool, pur avendo cominciato a vendemmiare subito dopo ferragosto. Il forte diradamento mantiene la produzione ad un livello accettabile. Un raccolto abbondante con fermentazioni lente, i vini sono maturi, concentrati, conservano la freschezza nonostante il tenore alcolico. Rese tra 0.7 e 2 kg per pianta.
2008
Un inverno caldo e relativamente asciutto, l’allarme per la carenza idrica affoga nelle piovosità primaverili. Dal 4 Marzo al 18 Giugno mezzo metro di pioggia, soltanto una pausa di 10 giorni ai primi di Maggio e per il resto non più di due giorni senza acqua ma comunque coperti con un tasso di umidità senza precedenti, le foglie grondavano acqua tutta notte. Condizioni ottimali per la peronospora, le varietà precoci vengono devastate e perdiamo dal 40 al 80%. Le varietà più tardive resistono meglio, soprattutto nelle esposizioni migliori dove le perdite sono veramente trascurabili, limitate al calo per mancata allegagione dovuto alle piovosità in fioritura. Dal 18 Giugno al 22 Settembre non piove più, restituendoci tutto il calore che non abbiamo avuto in primavera. Per la siccità la resa diminuisce di un altro 30% rispetto all’abbondante 2007. Invaiatura a fine Luglio, vendemmia precoce e vini di eccezionale concentrazione, una grande annata. Rese tra 0.2 e 1 kg per pianta.
2007
Un inverno decisamente caldo a introdurre una calda e precoce primavera, temperature ben al di sopra delle medie, temperatura del suolo vicina ai 10°C già a Febbraio e, di conseguenza, un germogliamento precoce a metà marzo, anche sulle argille, terre notoriamente fredde e lente. Il 30 Aprile una violenta grandinata devastava il 70% dei nostri vigneti. Se ci fosse stata già l’uva non avremmo prodotto vino! Maggio, e la prima metà di Giugno, portano abbondanti precipitazioni con temperature minime inferiori alle medie stagionali durante la fioritura, causando non pochi problemi di malattie alle viti già indebolite dalla grandinata. Per la prima volta in 4 anni siamo costretti a pesanti diradamenti per non sovraccaricare viti così provate. Finalmente Luglio riporta buone temperature e tempo asciutto. L’invaiatura comincia il 6 Luglio seguita da una bella maturazione che procede rapida in un Agosto soleggiato e fresco. Le basse minime notturne favoriscono la componente aromatica in uve splendidamente mature.Vendemmia molto precoce, il primo Sangiovese raccolto il 28 Agosto un record! L’ultimo Sangiovese comunque entro Settembre. Vini concentrati ma di grande armonia, annata eccezionale. Rese tra 0.4 e 1,7 kg per pianta.
2006
Ancora una nevicata anche se inferiore a quelle degli anni precedenti e temperature basse a caratterizzare un inverno piuttosto rigido. Il germogliamento si fa attendere fino al 10 Aprile quando le temperature si innalzano bruscamente sopra le medie stagionali. Un annata asciutta con poca pioggia distribuita in tante giornate, caldo in crescendo che culmina in 36 giorni sopra i 30°C a cavallo di Giugno e Luglio, in conseguenza di ciò l’allegagione risulta limitata ed il peso dei grappoli sarà inferiore al 2005. Ad Agosto qualche precipitazione più del solito e le temperature scendono, specialmente le minime, rallentando la maturazione polifenolica ma favorendo la sintesi degli aromi. Settembre sarà caratterizzato da tempo soleggiato e molto caldo, non si può chiedere di meglio. Al contrario del 2005 la vendemmia si svolge in tranquillità sempre con il bel tempo. Uve molto concentrate e sane.I vini sono concentrati, ricchi e spessi con ottime acidità, una grande annata. Rese da 0,5 a 1,9 kg per ceppo.
2005
Un altro inverno freddo e un’altra nevicata ancora più abbondante a fine Febbraio. Le viti cominciano a muovere per l’equinozio, il 20 di Marzo, quando le temperature del suolo salgono sopra 10° C. Il 4 Aprile germoglia, per primo, il Merlot. Maggio soleggiato, asciutto e caldo con conseguente anticipo della fioritura al 26. Ancora bel tempo a Giugno eccezion fatta per un robusto temporale a metà mese, il clima asciutto, unito alla disponibilità idrica, determinano un ottima allegagione. A Luglio invece, un record di precipitazioni di 117 mm con temperature ben al di sotto delle medie stagionali. Il conseguente rigoglio vegetativo rallenta la lignificazione e maturazione e stimola funghi ed insetti. Una vendemmia che si preannuncia difficile e, soltanto la tempestività e l’eccezionale stato di salute dei vigneti salvano il raccolto. La scelta delle uve sui nastri si è rilevata ancora una volta fondamentale. Un’ annata media, ma i vini sono di buon spessore e di grandi profumi. Rese da 0,6 a 1,6 kg per ceppo.
2004
L’inverno rigido, molto piovoso e con un’abbondante nevicata, 40 cm per tre giorni, come non si vedevano dal 1985, si protraeva fino a metà Aprile con temperatura del suolo che non superava i 10° C. Il germogliamento iniziava il 2 Aprile con il Sangiovese ma impiegava tutto il mese per concludersi, fortunatamente senza danni da gelo. Maggio sottolineava l’andamento lento dell’annata con temperature di 3-4 gradi sotto la media stagionale. Il 1 Giugno cominciava la fioritura, stimolata per tutto il mese da un tempo soleggiato, temperature miti e qualche giorno di pioggia, che determinavano una straordinaria allegagione. Sotto le medie anche le temperature di Giugno, Luglio e Agosto risultanti in un invaiatura rallentata; il 30 di Agosto non era ancora terminata su nessuna varietà. Settembre caldissimo e soleggiato, sostenuto da un paio di applicazioni di “501” permettevano di portare in maturazione tutta l’uva, e la vendemmia cominciava finalmente il 13 Settembre con il Merlot. Il primo Sangiovese il 21 Settembre, il Syrah tra il 23 ed il 25 ed infine l’ultimo Sangiovese il 7 Ottobre giusto in tempo prima che il 10 il tempo si deteriorasse definitivamente. Una grande annata di profumi, sostenuti da buona acidità ed anche bel corpo pieno, un annata da conservare! Rese da 0,6 a 1,3 kg per ceppo.